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venerdì 27 marzo 2009

Dalla follia degli inceneritori
alla strategia "rifiuti zero"

I seguenti testi sono presi da un powerpoint che circola in rete. Contribuisco volentieri con Ventidue passi d'amore e dintorni alla diffusione di queste informazioni, perché credo che un mondo migliore sia possibile!  

“Insistono in un progetto ormai fallito, un modello di sviluppo che non riesce più a progredire, ma solo a riportare indietro la qualità della vita di tutti. Si dicono moderni e chiamano gli altri arretrati. Togliamogli dalla bocca questa bugia. Arretrato è chi sceglie il progetto che piace agli affaristi e ai mafiosi. Moderno è chi sceglie il progetto migliore”. (Stefano Benni)


Produrre energia eliminando i rifiuti: geniale, no? Due piccioni con una fava: e così non c’è più neppure bisogno delle discariche! Io abito a Brescia, ed ero orgoglioso di avere l’inceneritore più pulito ed invidiato del mondo. Poi, per caso, ho capito che la questione è un po’ diversa…  

1) INCENERIRE INQUINA
Centinaia di documenti medici e scientifici dimostrano che tutti gli inceneritori producono nanopolveri (polveri minuscole e altamente tossiche) non regolate dalle leggi vigenti. La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale sostiene che “l'incenerimento dei rifiuti è la tecnica di smaltimento più dannosa per l'ambiente e la salute umana”

2) INCENERIRE UCCIDE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che le nanopolveri sono “la maggior minaccia alla salute umana da inquinamento dell’aria” In Italia causano un calo di vita medio di 9 mesi. Provocano innumerevoli danni alla salute come infarti, ictus, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer e numerosi tumori (vedi tabella a lato). A lato l’ubicazione degli inceneritori e la relativa riduzione di aspettativa di vita (in mesi) a causa delle PM2,5 cioè il particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm (un quarto di centesimo di millimetro): una polvere toracica in grado di penetrare profondamente nei polmoni, specie durante la respirazione dalla bocca.

3) INCENERIRE CONTINUERÀ A UCCIDERE
Le nanopolveri non sono biodegradabili: una volta create, sono “eterne”. L’amianto era considerato pericoloso fin dal 1863, è stato messo "fuorilegge" nel 1992, ma il picco di mortalità del mesotelioma (il cancro dell’amianto) sarà nel 2015! “Gli inceneritori sono fabbriche di veleni cancerogeni” (dott. P. Gentilini, oncologa) “i medici non permetteranno che si ripeta l’errore dell’amianto” (dott. D. Belpomme, cancerologo)

4) INCENERIRE NON ELIMINA LE DISCARICHE
Gli inceneritori producono una tonnellata di ceneri residue ogni tre tonnellate di rifiuti bruciati, queste ceneri vanno smaltite in discariche speciali per rifiuti tossici nocivi, che sono più costose e pericolose delle altre discariche Inoltre le nanopolveri sono talmente minuscole che non si fermano ai polmoni: raggiungono il sangue in 60 secondi e tutti gli altri organi in un’ora (feti compresi) e possono alterare il DNA umano. Insomma, siamo noi a diventare delle discariche! Quelle sopra sono fotografie (ingrandite al microscopio) di nanoparticelle cancerogene in corpi umani (le nanoparticelle sono i puntini bianchi). Non credi a questi dati? Cerca “nanopolveri” o “nanopatologie” su un qualunque motore di ricerca (anche medico) oppure visita www.stefanomontanari.net e www.nanodiagnostics.it

5) INCENERIRE SPRECA ENERGIA
Persino la Banca Mondiale ha manifestato seri dubbi sulla convenienza energetica degli inceneritori. Bisogna considerare che consumano moltissima energia: per mantenere la combustione dei rifiuti, l’inceneritore di Brescia utilizza ogni anno più di 5 milioni di metri cubi di metano. E soprattutto che anche i rifiuti hanno un costo energetico! Produrre merci che poi diventano rifiuti costa in euro ma anche in energia, e incenerire significa “buttare” l’energia usata per produrre quella merce. Insomma, la produzione di energia degli inceneritori è negativa, viceversa RICICLARE è energeticamente vantaggioso, perché creo qualcosa che poi potrò riutilizzare, risparmiando materie prime ed energia. Per realizzare un nuovo contenitore di plastica si utilizzano circa 240 litri d'acqua, 1,5 kWh d'energia e si emettono 134 grammi di anidride carbonica. Quindi ricordatevi di fare sempre la raccolta differenziata! Ah, le parole “termovalorizzatore” e “termoutilizzatore” non esistono. La Comunità Europea ha diffidato l’Italia dall’usare parole diverse da quella corretta, che è “inceneritore”. A proposito: il premio per l’inceneritore più “pulito” del mondo è stato assegnato a Brescia. Sapete da chi? Da un ente i cui sponsor sono i costruttori stessi dell’inceneritore! Che fatica! Anche io potrei darmi il premio per “persona più sexy del mondo” se il giudice fossi io! Sì, ci hanno preso per i fondelli…


6) INCENERIRE NON AIUTA L’OCCUPAZIONE
L’inceneritore di Brescia (il più grande d‘Europa) ha solo 80 dipendenti. A Nova Scotia (Canada) hanno spinto la raccolta differenziata: spendendo poco e senza inquinare, ora hanno meno rifiuti pro-capite dei bresciani e 3000 posti di lavoro in più!  

7) INCENERIRE FA MALE ALL’EFFETTO SERRA
I proprietari dell’inceneritore di Brescia (lo conoscete, no? è quello più pulito del mondo…) dicono che fa “risparmiare” 470mila tonnellate di anidride carbonica all’anno. Ma come è possibile (vedi tabella a lato) se qualsiasi altra fonte di energia ne emette meno? Semplice: è sufficiente paragonarlo non a un’altra fonte energetica, ma a una discarica! Capito il trucco? Se io dico “sono il corridore più veloce del mondo” non vi sto mentendo… sto solo omettendo di dirvi che i miei avversari non sono esseri umani, ma tartarughe nane del Borneo! Ma questo significa distorcere le informazioni. Un documento della Comunità Europea paragona le diverse strategie di trattamento dei rifiuti, stimando i kg di Co2 risparmiati:
  • riciclaggio e compostaggio: -461
  • trattamento meccanico-biologico: -366
  • incenerimento: -10
In pratica, ogni tonnellata di rifiuti che (invece di essere riciclata) viene incenerita, crea 451 kg di gas serra in più!

8) INCENERIRE RUBA RISORSE
 I rifiuti possono farci risparmiare materie prime (per esempio, ogni kg di plastica prodotto dal riciclo ci fa risparmiare 3 litri di petrolio) ma Brescia li distrugge, fingendo di creare energia. Ma allora perché lo fanno? Pensaci un attimo... Perché, secondo te? Esatto: per denaro. Contro il volere della Comunità Europea, l’Italia è l'unico stato al mondo che finanzia l'incenerimento dei rifiuti con il 7% della “bolletta”. Nel resto d’Europa (Germania, Austria, Belgio, Danimarca) l’incenerimento è scoraggiato da tasse aggiuntive, proprio perché inquina! Dal ‘98 i proprietari dell’inceneritore di Brescia hanno incassato finanziamenti pubblici (legali ma impropri) per circa 400 milioni di euro (800 MILIARDI DI VECCHIE LIRE!) che per legge sarebbero dovute andare alla vere fonti rinnovabili e pulite: eolico, solare, fotovoltaico, geotermico… Per quanto riguarda l'Italia i finanziamenti impropri agli inceneritori sono pari a 53 MILIARDI di euro!!! E poi vengono a dirci che per le fonti rinnovabili non ci sono i soldi! O magari che le fonti rinnovabili non possono risolvere il problema della richiesta energetica! Ma con 53 MILIARDI potevano regalare un pannello fotovoltaico domestico a 3 milioni e mezzo di famiglie italiane! In Germania (una nazione meno luminosa di noi) le fonti rinnovabili rappresentano più del 20% della produzione nazionale di energia. Ci sono regioni, come la Navarra in Spagna, che hanno più del 60% di energia prodotta da fonti rinnovabili (prevedono il 100% entro il 2010!). In Lombardia ci sono 13 inceneritori (in Italia sono 52) e la loro produzione energetica rappresenta meno del 2% della produzione totale della regione... e, come abbiamo detto, questo è un dato fittizio, perché dovremmo diminuirlo del costo energetico dei “rifiuti”. Insomma: incenerire non è un vantaggio energetico né ambientale (anzi, è vero il contrario). È solo un business economico, una speculazione che fa guadagnare i soliti “furbi” a scapito della nostra salute! Ma… allora come mai non lo dicono? In Emilia i medici hanno protestato, e in Francia e in Irlanda hanno chiesto una moratoria contro gli inceneritori. E allora a Brescia perché stanno zitti? Il fatto che il presidente dell’inceneritore sia nel comitato del Registro Tumori provinciale, probabilmente non aiuta… non è assurdo? Uno che per lavoro gestisce impianti di combustione è stato messo anche a gestire i dati sui tumori relativi alla zona dei suoi impianti! È strano. Strano e inquietante. E l’avranno fatto per un motivo… Ok, ma perché prendersela tanto con gli inceneritori? Non saranno mica l’unica fonte di inquinamento, no? Beh, diciamo che le nanopolveri sono prodotte principalmente proprio dai moderni inceneritori, perché bruciano i rifiuti a temperature elevatissime. Non esiste alcun filtro al mondo per “fermare” le PM2,5 o minori e se qualcuno dice il contrario, purtroppo sta mentendo. Un altro problema è che gli inceneritori bruciano di tutto (ma veramente di tutto!) di conseguenza i metalli contenuti nelle polveri sono molto vari e quindi estremamente aggressivi. Infine, bloccare il traffico può provocare disagio (mica tutti possono andare in bici!) e chiudere un’industria inquinante è comunque un problema, a causa dei lavoratori (che rimarrebbero senza lavoro) e delle merci (che non sarebbero prodotte). Ma fermare un inceneritore (che inquina tantissimo e non produce nulla) non comporta nessun disagio per i cittadini! DOBBIAMO ESIGERE UN’ARIA PULITA, PER DARE UN’EREDITA’ MIGLIORE AI NOSTRI FIGLI! Ma allora cosa ne facciamo dei rifiuti? Semplice, facciamo quello che hanno già iniziato a fare altre città (in tutto il mondo)  

9) INCENERIRE E’ SUPERFLUO, SE SI ADOTTA LA STRATEGIA “RIFIUTI ZERO”  
Si riducono i rifiuti eliminando gli imballaggi inutili: una metropoli come Berlino, intervenendo a monte, in sei mesi ha dimezzato i rifiuti. Si fa la raccolta differenziata porta a porta: a Novara in pochi anni sono arrivati al 68%, alcuni comuni italiani hanno superato l’80%! Brescia invece - tanto sbandierato esempio di “eccellente” gestione dei rifiuti - non raggiunge il 40%… d’altronde per forza: guadagnano più denaro se inceneriscono! La “tassa dello sporco” deve essere “puntuale”: chi ricicla deve spendere meno. Si invia DAVVERO al riciclo quanto raccolto (a Brescia la plastica differenziata non viene riciclata… un vero spreco!) e il residuo può essere mandato in impianti di selezione meccanica (molto economici) che recuperano altro materiale. Ciò che rimane può essere trattato in impianti di bioessicazione (costano il 10% di un inceneritore) che ne riducono ulteriormente la massa. A questo punto rimane uno scarto inerte, cioè non dannoso, che può essere usato in vari modi, mentre le ceneri residue degli inceneritori sono pericolosissime! Ma soprattutto, chi produce deve partire dalla consapevolezza che quel prodotto prima o poi diventerà un “rifiuto” e quindi deve essere totalmente riciclabile, solo così potremo avere un futuro senza rifiuti! Cosa fai se la vasca di casa tua è colma, tanto che l'acqua ne fuoriesce? Togli l'acqua con un cucchiaio? O con un mestolo? Oppure usi una bacinella, o una pompa collegata a un tubo? No, non fai nulla di tutto questo: prima, chiudi il rubinetto! Incenerire significa insistere in un progetto sbagliato in partenza, che si può risolvere davvero solo a monte! NON È IMPOSSIBILE ANZI, LO FANNO GIÀ! S.Francisco è una città portuale di 850mila abitanti (pressappoco come Napoli): da quando attua la strategia “RIFIUTI ZERO” la sua raccolta differenziata ha raggiunto in pochi mesi il 67%, nel 2010 sarà il 75%, e l’obiettivo per il 2020 è il 99%!!! Attraverso la strategia “Rifiuti Zero”, il materiale conferito in discarica diventa da subito INFERIORE ai residui da incenerimento (e non c’è danno per la salute!) l’inquinamento diminuisce… i capitali rimangono nelle comunità… i posti di lavoro aumentano… e i Comuni risparmiano, visto che il costo per conferire i rifiuti in discarica o negli inceneritori è elevatissimo! Quindi non fatevi ingannare: gli inceneritori convengono solo a chi li costruisce o li gestisce, mentre l'unica vera convenienza è quella di non avere rifiuti e deriva dai processi di RIDUZIONE, RECUPERO e RICICLAGGIO dei materiali giunti alla fine del loro ciclo di utilizzo. Per info e approfondimenti vai su un qualsiasi motore di ricerca (compreso youtube) e cerca alcune parole-chiave: nanopolveri, nanopatologie, Stefano Montanari, Patrizia Gentilini, Dominique Belpomme, Federico Valerio, Consorzio Priula, Maurizio Pallante, Paul Connett, Rifiuti Zero, o qualsiasi altra parola su questo tema: vedrai che è tutto vero. Contribuisci anche tu alla diffusione di queste informazioni.

“Sii tu il cambiamento che vuoi dal mondo” (Ghandi)

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